(estratto dal capitolo 29 di Uscire da Ogni inganno -Angelo Benolli OMV)
Sia che si osservi il bambino, sia che si osservi la persona matura e la persona nei momenti più importanti della propria vita, sempre appare ciò che è essenziale e sostanziale del vivere: la presenza e la manifestazione dell’energia personale.
L’energia personale è la vita vera: è una carica di forza emotiva, un’energia completa sempre in pace, in movimento, in relazione. Essa parte dal profondo del nostro essere e si manifesta, di per sé, sempre in libertà, unicità, completezza e pace.
Tutto percepisce, ma a nulla si adatta. Anima il corpo, la mente le relazioni. In potenza, non è mai falsa, non accetta mai travolgimenti, tutela sempre la propria forza, è in un permanente stato di maturità. Desidera, via, via, crescere comprendere, amare, creare, servire, ma mai vuole disperdersi, assoggettarsi, sovrapporsi.
Presenza, movimento, attenzione, libertà, sapienza, scambio, amore e pace sono qualità intrinseche al permanere ed al fiorire di ogni energia personale. La sua forza irrora la mente e la rende sapiente, il suo calore, forte come il fuoco, penetra ogni realtà, ama e serve.
Chi sperimenta tutta la vita, lo Spirito, la forza d’amore della personalità, è sempre gioioso, forte, in pace. Sempre positivo, comprensivo e disposto ad aiutare chi è debole nella personalità.
E’ chiaro che l’energia personale, per manifestarsi nella sua sostanzialità, non deve mai essere impedita, travolta, ingannata, ridotta da sé stessi o da altri.
L’energia personale è, per sua natura, sempre bisognosa di una risposta, della stessa qualità, per essere nell’unico stato che le si addice: l’amore.
Quando si vive nel non amore, non solo si disturba, ma, in proporzione, si mortifica la personalità.
Si presume, di comprendere, ci si comporta secondo la propria mentalità cosciente senza prima rispettare, calcolare, soddisfare la forza di base inconscia della persona.
E’ invece questa energia inconscia (che risiede nel neurovegetativo) ad irrorare il sistema mentale o centrale, non viceversa. E’ molto più facile, però, percepire il conscio piuttosto che l’inconscio e così, spessissimo, proprio la parte cosciente mentale diventa il killer della personalità.