Disarmare è possibile

Sono molto addolorato da ciò che succede in questi giorni tra noi, ma non disperato grazie a Dio. Per questo scrivo, sperando che la fiducia certa nella Vita, che ricevo quotidianamente da 30 anni, trasudi e bagni anche te o dove c’è bisogno.

Siamo abituati ormai da decenni a vedere, anche in diretta, immagini di morte, ma il risultato più frequente non è tanto intervenire quanto rimanere inorriditi e paralizzati e gradualmente girarsi dall’altra parte assuefatti lasciando spazio alla sfiducia. Lo vediamo anche accanto a noi, non solo nelle pagine dei rapporti Censis 2023 (ma anche 2022 2021 etc.). E’ il meccanismo che P.Angelo Benolli chiama “identificazione negativa”, cioè un male che vediamo ma non affrontiamo con una forza maggiore prima o poi , inconsciamente, ci entra dentro e mina le nostre basi sane rendendole sempre più fragili.

Mi viene in mente un racconto scritto da un anonimo creactivo:

Nella stessa casa abitavano un pitbull e un gattino ed il loro padrone con la sua famiglia si prendeva cura di tutto il condominio. Il pitbull aveva l’abitudine di usare la sua prepotenza per mangiare tutto il cibo che veniva fornito ai due animali, relegando il piccolo gatto in un angolino. Soprattutto all’ora del pasto, faceva di tutto per tenerlo lontano dal cibo a disposizione. Il gattino ogni tanto provava a svincolarsi, soffiando, facendo un po’ di rumore per far sentire la sua debole voce, ma  – inutile a dirsi – ogni sua azione dimostrativa finiva con zampate del cane che lo mettevano temporaneamente al suo posto.

Un giorno il gattino, esausto per le privazioni e vessazioni subite (evidentemente col consenso del padrone che le permetteva) perde la pazienza e allunga una zampata sul naso del pitbull, facendogli uscire molto sangue. Accecato da così tanto dolore e da tale affronto, il pitbull comincia a dare zampate e morsi al gatto. Il piccolo animale si rifugia in un angolino, ma il cane non demorde riesce a prenderlo per la coda e comincia a sventrarlo.

Il padrone di casa osserva. I familiari si svegliano per il troppo rumore, chiedono al padrone di fare qualcosa, ma lui dice “aspettate, è una giusta reazione all’attacco che ha subito”.

Il condominio si sveglia per le grida del gatto e i rumori per le colluttazioni. Chiedono immediatamente un “consiglio di sicurezza condominiale” per decidere come interrompere la carneficina davanti ai loro occhi. Il padrone pone il veto. Il pitbull continua indisturbato ed il sangue si propaga per la casa.

Gli attoniti familiari e condòmini dibattono ancora se sia ragione del cane o del gattino. Nel frattempo, forniscono cibo ai cani del cortile, abituati ad aggredire i gattini del vicino condominio meno fortunato, che cercano di partecipare ai loro lauti pasti. E continuano la loro vita come niente fosse.

Mentre osservano apatici gli spettacoli truculenti e li filmano, il sangue dilaga, sporca tutta la casa fino ad uscire sul pianerottolo ed inondare le scale e l’androne del condominio. Il condominio è tutto un bagno di sangue. Gli abitanti inerti si sporcano di sangue. Stop.

Si, Stop the war.

La guerra lascia un segno.

La passività lascia un segno.

L’amore di chi interviene però lascia un segno più forte. Non osservare passivamente la sofferenza dentro e attorno a te. È tempo di agire.

Non siamo fatti per l’anonimato ma per vivere e far vivere.

Ormai lo sai anche tu. Conosco da 30 anni una realtà che interviene sulle conseguenze delle guerre dentro e fuori. E risolve. Ho scritto il libro Venti d’amore per questo. Se non ti basta quello che hai letto sul libro o su questo blog, allora da’ un’occhiata alle testimonianze recenti sul sito o i social di Italia Solidale, ti consiglio questa per esempio, ne ho fatto cenno nel precedente articolo, vale la pena. “Venite e Vedrete”(Gv 1,35).

Anche davanti alle tragedie che passano davanti ai nostri giorni, non restare a guardare. Lascia un segno d’amore.

Lascia la tua impronta nel mondo. Approfondisci sul sito o sul libro i vari modi di lasciare un segno e non lasciarsi sporcare come questi condòmini che non intervengono e perdono la loro umanità. Scrivimi pure se vuoi, ne parliamo.

…………………………

Intanto come pro memoria se vuoi approfitta delle creactività disponibili per esprimerti con la tua eleganza e tuo gusto:

E’ inverno, tempo perfetto per indossare la speciale Te Shirt felpa calda Lasciaunsegno, un capo elegante che puoi mettere nel tempo libero ma anche come maglione in ufficio o nel quotidiano se vuoi lasciare un segno con la tua personalità. O se vuoi incoraggiare discretamente chi ti incontra

E poi oggi #lasciaunsegno ha senso:

Una felpa due colori.

Una terra due popoli.

Una te shirt molti colori

Una terra molti popoli.

L’amore lascia un segno. Anche la guerra lascia un segno. Stop the war! Facciamo qualcosa per fermare le guerre di oggi. Amareèpossibile

Con la Te shirt felpa in compagnia della maglia amareèpossibile, il Calore aumenta.

Con la Te shirt addosso, indossalatuanima e diventa controinfluencer, portatore sano di amore, l’unica arma che risolve. Disarmarèpossibile.

Marco Casuccio

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