Ci siamo quasi. Mancano poche ore al tanto agognato incontro. La notte che da generazioni riempie il cuore, di chi cerca di riempirlo di immenso amore.
In questo contesto di attesa, si rivela utile riportare il pensiero che ho potuto intercettare da una persona, grazie a un microchip cinese sottocutaneo fuoriuscito accidentalmente, dopo che mi aveva starnutito in faccia senza mascherina. Dal che, ho capito che l’obbligo di mascherina è per evitare di essere intercettati.
L’obbligo di maschera quotidiana invece ce lo diamo da soli noi per nascondere il nostro mondo e non far emergere mai nulla di ciò che siamo davvero.
Veniamo all’intercettazione fortuita.
“Ci siamo quasi. Gesù, che corse quest’anno. Forse anche l’anno scorso, boh…E dire che volevo arrivare calmo al Natale. Eppure sento un sacco di rumore, mi sento un po’ nervoso. Che sarà?
Mi pare sia tutto a posto. Regali ok, manca giusto una “Te Shirt” Creactivo, ma dal sito ho visto che ci sono ancora, sto tranquillo. Menu del cenone, ok. Inviti per il pranzo, ok. Maalox per reggere l’urto di situazioni che durante l’anno non reggo, ok (l’anno scorso col decreto zona rossa per fortuna non mi è servito).
L’app per leggere il Greep Nas di mia suocera all’ingresso di casa l’ho scaricata, ok. Il drone per verificare se il vicino mantiene le distanze di sicurezza a tavola è efficiente. Prenotazione sul web per la Messa della vigilia alle 19, ok. (certo è curioso, pure quest’anno Gesù nasce in anticipo, anche senza coprifuoco alle 22 … anch’io del resto sono arrivato a Natale di corsa per arrivare prima…).
Cosa manca? Ah…giusto…I biglietti di auguri, certo! Tutti ‘sti regali, non posso certo consegnarli senza un accompagnamento. Se no che li faccio a fare? Gesù quando è nato ha chiamato per nome i pastori e gli ha fatto il regalo di farsi incontrare. Come fa con me, mi chiama per nome mentre mi fa il regalo di tornare per l’ennesima volta e vedere se stavolta mi sveglio.
E io? Che regali impersonali faccio? Solo perchè si deve? E la persona che li riceve? Non sarebbe contenta di avere un pensiero proprio per lei? E un pensiero che colleghi il regalo alla festa? Ok, lo so, i biglietti sono ormai obsoleti. Ma vuoi mettere, un bel ”Auguri di pace e felicità”?…Mhmm, no, questa persona si sta separando dal marito forse non sarebbe adatto. Un bel “Che Babbo Natale porti tanti doni”? No no, per carità, questa qui appena sente la parola babbo salta, non ha mai avuto un padre e passa anche il Natale da sola perché i figli non le parlano… Urca, com’è difficile partecipare, ma non esiste una cosa semplice?
Come le cartoline, che si spedivano 20 giorni prima per farle arrivare in tempo a Natale, che di personale avevano almeno la firma? Non si usano più, altrimenti le avrei già usate volentieri.
Come faccio a partecipare e personalizzare? I rari biglietti con su scritto “Buon Natale” sono stati sequestrati perché la parola “Buon” è offensiva per chi non crede al positivo. Quelli con Babbo Natale li hanno acquistati tutti a Bruxelles per non fare circolare la parola Natale.
Non mi resta che aspettare il messaggio Gif che arriva in ognuno dei 56 gruppi whatsapp di cui faccio parte che poi rigiro negli stessi gruppi e mi ritorna la sera del 25 mentre finisco anch’io il giro dei contatti sul telefono.
Oppure…Ora che ci penso, mentre guardavo la Te Shirt Creactivo, ho visto un pdf che si può scaricare, con dei biglietti di auguri per Natale… C’è scritto che sono alcuni versi scritti nel tempo a Natale, semplici versi a volte profondi, e collegati alla festa che si potrebbe vivere… Aoh, io ne approfitto, hai visto mai che faccio un figurone anzichè un “ augurone”?
Il sito dice che c’è chi ha letto l’ultimo capitolo di Venti d’amore e ora non riesce più a dire “auguroni” senza aggiungere nulla di personale. Se funziona meglio approfittarne. Oppure chiederò a Creactivo di darmi ispirazione” (fine dell’intercettazione).
I tuoi auguri da Creactivo.
Alcuni esempi sono scaricabili fino a Natale, li puoi stampare per conto tuo. Dopo saranno disponibili on demand, per ogni occasione, anche personalizzati. Se per l’anno prossimo non li trovi in cartoleria o in libreria, li potrai fare da solo. Oppure chiedi a Creactivo qualche spunto.
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