( estratto dal cap. 38 di Uscire da Ogni inganno)
La vita personale è meravigliosa, necessita sempre la completezza delle proprie forze spirituali, sessuali, mentali, corporee, relazionali. Allo stesso tempo, però, specialmente nell’infanzia, questa vita è delicatissima. Percepisce sempre ogni energia esterna.
Ogni uomo, inconsciamente, ma realmente, vorrebbe che ogni energia esterna fosse sempre in rispettosa sintonia d’amore con le qualità e con l’ordine di sviluppo delle sue forze personali interne. Purtroppo questo non avviene quasi mai. Perché ciò avvenisse dovremmo essere continuamente in uno stato di sacralità, ricchi di spirito e di amore quanto la vita di ciascuno necessita.
Il fatto che queste condizioni non si verifichino provoca sempre un disturbo alla persona, nella misura in cui ci si discosta dai suoi bisogni fondamentali. Di fronte a questo tipo di violenze, le energie di base si riparano mettendo in atto, secondo l’entità del disagio, i più svariati meccanismi di difesa. Chiusura, rifiuto, adattamento, depressione, paranoia: sono alcuni dei disturbi personali e relazionali conseguenti alla mancanza di una risposta di qualità e d’amore alle richieste personali.
La persona, per mantenersi sana, ha bisogno di risposte adeguate ai suoi bisogni di base. Quando ciò non avviene essa non crede più alle qualità di spirito e d’amore: comincia a sentirsi sola, frustrata, si riduce a prostituzioni, durezze, materialismi e violenze che non la soddisfano mai pienamente. Ogni relazione, così, diverrà falsa. Più volte ho ripetuto che la relazione valida avviene solo nell’amore. Quando l’amore non si sperimenta, la relazione ne risente profondamente.
Bisogna poi considerare che il dramma più grande delle persone non consiste tanto nelle reazioni dei vari meccanismi di difesa (le quali vengono messe in atto a causa delle mancanze di rispetto e di amore subite), ma nel fatto che, queste energie di difesa, vengono permanentemente registrate e fissate cosicché, la persona sempre, comunque e con chiunque, suo malgrado, le attuerà. Questi disturbi e falsità permarranno finché non saranno adeguatamente riparati poiché le relative registrazioni nervose sconfinano sempre nell’inconscio e lì si annidano.
Le “mine” dei meccanismi di difesa vanno disinnescate perchè non uccidano.
Ciò può avvenire rendendo conscio l’inconscio, portando il passato nel presente, amando e riparando il non amore nella misura in cui non si è stati amati: questo è il lavoro da svolgersi per dar vita ad una sana terapia.
L’amore non potrà mai sostituirsi all’energia personale, ma, nella misura in cui la persona è stata offesa dal non amore, sarà sanata dal dono di altrettanto amore.
La persona non si salva da sola, né, da sola, ripara i mali prodotti dalla mancanza di spirito e d’amore, anche se, per la guarigione, avrà sempre importanza primaria il suo impegno di vita.