(estratti da pagina 153-154 di Venti d’amore)
Due riflessioni sul lavoro, a distanza di qualche anno dalle mie di-missioni per dedicarmi alle missioni e vivere un lavoro creativo e di servizio alla vita. Come credo si sia capito, se hai letto il libro, il punto non è lasciare il lavoro o “fare” i missionari, ma esprimere nel lavoro le tue energie personali uniche ed irripetibili, fatte in modo unico per ognuno per creare e servire, per amare [1]. Non importa cosa fai, non esiste il lavoro bello o brutto di per sé, il lavoro umile o prestigioso. Esiste la persona che lavora, che esprime ciò che ha dentro e ama. Se non vivi questo, che tu sia il casellante autostradale o un manager di una grande azienda, un calciatore di serie A o il bambino che lavora di notte per cucire il suo pallone, prima o poi stai male, anzi Maalox… arriva la malattia. Come era successo con la mia gastrite, anche se facevo un lavoro di successo, coerente coi miei studi e che mi ero conquistato.
Primo Maggio
Schiavi di oggi inconsapevoli spesso illusi
di lavorar per ingrassar la pancia
divorati invece veniam di ulcere diffusi.
Tra cassa integrazione… incassature e disoccupazione
Il lavoro oggi poco è creativo e di servizio
Eppur su esso è fondata la nazione.
Lo Stato che non serve il tuo stato d’amore permanente
sostituir non può la tua lotta dal di dentro
libera le tue energie fuori del portafoglio e dalla mente!
Non aspettar aiuti dal di fuori
rendi la tua persona e tua espressione
creativa nell’amor come un campo di fiori
Amare è possibile lavorare amando pure
credi, lotta, ritrova indipendenza
del Creator la creatura ritrova in te e le tue energie mature
(da pagina 154)
Lavoro
LavOro prezioso dono ricchezza d’ognuno eppure spesso dannazione senza perdono.
Se manca è un problema se è troppo è un problema se non è giusto s’incolpa il sistema.
Trovar la chiave non è facile ma si può aprir lucchetto che ci blocca nell’energie creative nessun è gracile.
Del lavoro gioir non è d’altra era che servizio esprima e utilità non è anche oggi una chimera.
Non ho soluzion per tutti ma esperienza se ti rassegni a non creare il tuo stomaco è acido teatro di violenza.
È possibile anche oggi ne son certo trovar lavoro che ti rappresenti sarebbe nuova musica nel solito concerto.
[1] Insieme a ciò che hai letto nei capitoli precedenti, sui “Dieci punti di Sviluppo di vita e missione” e “Ordine antropologico della vita” trovi anche molti altri spunti utili sul delicato tema del lavoro.