(estratto da pag. 155 di Venti d’amore)
“Un paese che non nutre memoria sì trova ignaro prima o poi a ripeter la sua storia.”
Scusami , non riesco a citare il libro cosi senza una riflessione sull’oggi…
Montecassino, 25 Aprile 2022. Un anniversario della Liberazione trascorso in un luogo simbolo, se simboliche possono essere considerate le centinaia di migliaia di vittime tra combattenti e civili in questo luogo. Errori collaterali, prezzo indispensabile da pagare (secondo chi non muore, ovviamente) per raggiungere la pace. Anche questo mi rimanda ai capi dei sacerdoti del precedente post pre-Pasquale…
La riflessione è aiutata dalla porta che mi accoglie. Pax. La rappresentazione dei punti cardinali sul pavimento poi, risponde ai disorientati di ogni terra ed epoca. Sembra dire “Dovunque tu ti giri, nord Sud Est o Ovest cerchi la Pace, lo so. Conquistala”. Ieri Gesù nel Vangelo appare ai suoi amici dicendo “Pace a voi“. Lui ce l’ha messa tutta, ma noi poi… “La libertà esiste se esistono persone libere. La pace esiste se esistono persone testimoni di Pace” (P.Angelo Benolli) . Cioè la pace vera, quella duratura non è fatta dall’alto ma con le persone che la vivono dal basso.
Oggi è la Liberazione, festa per ricordare la pace raggiunta a prezzo di altro sangue. Sono circondato dal grido “Pace”. Ma mi impegno abbastanza per mantenerla nel mio quotidiano? E tu?
Polacchi, Neo zelandesi, Indiani … Non me lo ricordavo, confesso.

Che strano accostare la nostra “liberazione” a queste nazioni cosi lontane… tutti caduti qui in zona – oltre ad americani, italiani, inglesi, francesi etc – per eseguire ordini di altri, ma volti a liberare un territorio dal nemico. Almeno i partigiani lo sceglievano, ma questi? Inevitabili? Altri tempi? Non ci pensiamo mai, credo, all’ecatombe su cui si fonda la nostra “pace”, da ogni parte, eppure è storia. Solitamente fatta dall’alto con gli ingredienti presi dal basso. Se dessimo valore a questo sangue, lasceremmo passare meno facilmente i tanti tradimenti della libertà raggiunta che ci passano davanti.
E’ Storia. Che sinceramente mi piacerebbe non si ripetesse. Ecco perchè anch’io sono in compagnia di molti “resistenti” per non ripetere il passato, creando “storia nuova” nell’anima delle persone. Mi viene in mente una pagina di Venti d’amore ne estraggo una parte per chi non se la ricorda…
#amareèpossibile #indossalatuanima #italiasolidale
__________________Dal Libro Venti d’Amore pag. 155
Mi piace molto la festa del 25 Aprile. Da qualche anno, tra l’altro l’associo alla Pasqua, festa di Liberazione da altra schiavitù, più profonda ed invisibile. Spesso le due feste cadono una vicina all’altra, insomma una doppia occasione di liberazione a breve distanza! La considero una “Pasqua laica”.

Festeggiamo e facciamo festeggiare, liberiamoci dall’oppressore che ancora, dopo oltre 70 anni, tiene in pugno noi, “eterodiretti” o “poltiglia e mucillagine”, in “regressione antropologica” (è il Censis che lo segnala); o che genera i 16 mila bambini che muoiono ogni giorno per cause evitabili (è l’Unicef che lo ricorda). L’oppressione della mancanza di amore, che ci attanaglia e ci fa perdere la vita che abbiamo dentro. Facciamo resistenza di fronte all’anestesia e adattamento al falso quotidiano. Mi sento anch’io su un sentiero angusto di montagna a combattere per quanto ho a cuore.
Conosco tanti moderni partigiani, che combattono con Italia Solidale, per non morire di “liquefazione” (parafrasando il Censis) e non far morire i bambini del mondo amandoli. Tutto grazie alla “Cultura di vita” che nasce da uno che a quattordici anni era tra i partigiani, P. Angelo Benolli, ed oggi ad ottantotto ancora anima questa lotta di liberazione. Ho visto tante liberazioni! Vale la pena impegnarsi e ritrovare in noi un po’ di gioia e restituirla a chi sta soffrendo. Unirsi alla Resistenza ed amare fino ad una vera liberazione.
25 aprile, centri commerciali ormai sempre affollati. Ormai solo Pasqua resiste e neanche troppo, a breve ci sarà anche quella caduta. Non c’è Dio o Patria che tenga, di fronte alla pressione del dio commercio (denaro) che si incontra con la brama di acquisto che copre il malessere diffuso.
Uccelli fuor di gabbia liberi senz’ali sbarchiam lunario preoccupati di barconi schiavi in campi di concentramento commerciali.
Oggi una preghiera m’è venuta improvvisa che ci svegliam prima del botto presto in compagnia lotto per l’Italia dentro non più divisa.
25/4/17