Macchine che scelgono per noi

Viviamo al tempo delle stories, l’insta time dove tutto sembra non andare oltre le 24 ore nella nostra memoria. Facci caso. Quanti stimoli ricevi al minuto? Quante notizie, proposte, pubblicità, immagini ti catturano ogni istante? Ma quanto riesci a concentrarti su di essi, su di te?

In mezzo agli algoritmi che indirizzano la memoria cerco di far sedimentare le riflessioni su ciò che vedo, ciò che accade, ciò che vivo. Sono stato abituato per anni a cogliere prima ciò che succede dentro, poi ciò che succede fuori di me. Ascoltare. Collegare. Agire. Scelgo di non scriverti ogni 24 ore e lascio tutto sul blog cosi quando hai tempo puoi rileggere. Oppure percepire, partecipare e permanere come diceva P. Angelo Benolli che, come sai bene, mi ha aiutato a rimettermi in piedi e rimanere stabile in mezzo ai marosi. Come Gesù pochi giorni fa nel Vangelo sulle acque in tempesta.

Una story recente

Venendo ad una story che è già scaduta, ma che ha dato di che riflettere, devo ammettere che la presenza del Papa al G7 mi ha fatto in un primo momento storcere la bocca. Immaginavo la famosa barzelletta “Chi è quell’uomo vestito di bianco accanto a Persichetti?” Ho temuto che venisse ancora una volta usata la sua presenza per imbellettare le nefandezze di cui si discute nel tavolo dei cosiddetti grandi. Un po’ è stato cosi …o almeno ci hanno provato,  ma credo e spero ci sia stato di più dietro le quinte.

Sarà che per anni mi sono seduto al tavolo dei davvero Grandi, i poveri che formano il G20 d’amore di cui hai letto nel libro; sarà che ho visto risolvere problemi immensi senza la prosopopea di queste occasioni in pompa magna, ma resto allergico ai grandi eventi artificiali.

Proprio in quei giorni ho letto dal Libro dei Re (1Re 21,17-29) un pezzo in cui in poche parole Elia parla chiaramente al Re Acab e dice “Hai ucciso ora usurpi” cioè “Hai il potere indegnamente perché hai ucciso” … Mi sono detto subito, forse in buona compagnia: “Se fossi Papa lo avrei detto al G7”. Ma non lo sono e meno male perché sono troppo presuntuoso. Avrei anche suggerito a Gesù, a cena con S Matteo, di dirgli qualcosa pubblicamente per non farlo più rubare. Così Matteo si sarebbe sentito giudicare, mentre Gesù con relazione e amore ha permesso a Matteo di cambiare e si è convertito: come avvenne per Zaccheo e molti altri. O come è avvenuto a me.

Sono certo che in quel contesto, invece, non si sia convertito nessuno, altrimenti per esempio non avremmo letto dell’auspicio che Israele non continui azioni di guerra “a larga scala” … come se quelle a “piccola scala” andassero bene. Della serie “stermina discretamente” o “uccidi piano per non far rumore” alla Vasco. Sembra quasi una decisione da software: oltre 20 mila bambini uccisi no, ma 19999 si.

Potenziale Creativo dell’Uomo

Sperando che nei colloqui bilaterali sicuramente il Papa abbia lavorato per far terminare i conflitti, devo dire che, a proposito di software, col suo discorso sull’ Intelligenza artificiale mi ha attivato parecchie sinapsi. Il suo “L’Intelligenza Artificiale viene da potenziale creativo che Dio ci ha donato “, mi ha fatto venire in mente immediatamente P. Angelo sull’ “Io potenziale della persona, co-creatore e co redentore” che però definirei più Intelligenza naturale.

Cioè che dall’ io potenziale sgorga il fiume d’amore che realizza la dignità umana nell’ oggi e sana l’umanità lacerata della fame del corpo e dello spirito, come mai nessun vertice potrà sanare. Approfondisci su Venti d’amore se vuoi o direttamente collegati ad un bambino con Italia Solidale per provarlo sulla tua pelle.

Ama che ti passa

Non illudiamoci o indigniamoci per i bei borghi finti e i bei palcoscenici. Tanto non è da lì che ci potrà venire la salvezza, la pace e la soluzione ai mali. Criticare sempre o accettare passivamente ci distrae dal centro. La nostra unicità, la nostra natura di essere co-creatori, cioè di partecipare alla creazione più che alla distruzione. Partendo da noi stessi, amando, in collegamento con il Creatore e con altri che attorno a noi si rimboccano le maniche e non si accontentano di ciò che passa il convento.

Decidi tu. Ama

Da questo punto di vista, il messaggio del Papa che dice “Non lasciare scegliere alle macchine” riporta un punto centrale sulla dignità umana che ha trasformato anche la mia vita. Ti invito ad approfondire, ti prego qui non c’è spazio, ma c’è un mondo attorno a quella frase.

Nell’epoca in cui serve una App sul telefono che decida per noi di smettere di usare il telefono (Sic!) il non lasciar scegliere le macchine suona molto attuale. Trenta anni fa io non decidevo mai. Lo hai letto credo come Il Si Si , No No è stata una conquista rivoluzionaria, partendo dal “No No, i bambini non devono morire”. Non accettavo la morte né la dipendenza. Se avessi aspettato un cambio di governo per ritrovare la mia gioia di vivere o avessi accusato il governo delle mie insoddisfazioni di giovane in carriera… starei ancora al palo.

Decidi tu, non essere una macchina che decide. Decidi di amare, di prenderti in braccio la tua anima. Anzi indossala la tua anima! Sei unico non un robot. Credici. Amare è possibile e ti fa guarire dalle insoddisfazioni che rileva anche il Censis. Ama che ti passa. Sembra un caso ma sto citando alcune delle Te Shirt, approfondisci anche quelle.

A proposito di Te …Ora Te lascio che si sta facendo tardi e sta per scadere la storia e poi finisce che devo scriverti un altro articolo.

A presto sulla strada dell’impegno ad amare per guarire e far guarire.

Marco Casuccio

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