Persona dell’anno

(Estratti dalle pagine 181-189) P. Angelo è la prima persona che mi ha testimoniato la verità che “Ogni persona è una stella, non un satellite” (Uscire da ogni inganno, Cap 11). Lo scrive e lo testimonia, trasmettendo la certezza che ognuno non è creato per dipendere ma ha una luce propria, è unico, irripetibile per natura. Migliaia e migliaia di persone, esprimendo i doni che hanno ricevuto nel loro io potenziale, oggi sono stelle e non solo non muoiono, ma aiutano altri a brillare di luce propria. E salvano vite. Migliaia e migliaia di bambini. Persone, come me.

Il giornale Il Caffè nel 2019 gli ha conferito il premio “Persona dell’anno”, premio davvero meritato negli anni direi, no?

È persona dell’anno ogni anno per scoprirlo basta sciar con lui leggendo “Uscire da ogni inganno”

Ti ho già detto nel primo capitolo cosa ha fatto quest’uomo nella mia vita. Ed ho scritto pochissimo rispetto a ciò che ho visto, ti assicuro. Oltre a rimandare ancora ai suoi undici libri – chissà cosa farà questa lettura anche alla tua vita – aggiungo qualcosa su di lui, sempre stuzzicando più l’inconscio che il conscio… come ha fatto lui con me. Come fa Creactivo. Il suo è un sacerdozio normale e fuori dal comune.

Un sacerdozio degno di… nota
Lui che per salir da Dio fin da bambino… scala
musica nuova per il mondo trova
le suona a tutti per guarir ch’ in spirito s’ammala.
Numerosi e vivi anni risuonan come note
armonia tra cielo e terra esprimono
nuovo concerto al per sempre Sacerdote.
DO e ricevo per natura ed è scambio d’Amore
RE sacerdote e profeta d’energia creato
MI FA soffrir mancanza e cerco Vero Dottore
SOL se con Maria Madre il trentesimo ritrovo
LA mia croce poi con Cristo carico mi prendo
Sigillo divin mai perdo e Eucaristia torno di nuovo.
DO ed ognun da per Carità restituire
sinfonie in SI Benolli accordi nuovi
suoniamo col Maestro che nulla manda a dire.

(14 marzo 2016)

Pneumostatistica. Come ogni persona P. Angelo è unico, ma è anche un sacco di cose contemporaneamente. È un sacerdote, un missionario, un antropologo, uno scienziato… per me è anche uno statistico. Non ridere, non lo dico per tirare l’acqua al mio mulino, o per millantare qualcosa in comune con P. Angelo, visto che anch’io sono statistico. A volte dice cose immense in due parole e se lo senti per la prima volta o sei investito della potenza di quello che dice o sei sconvolto e te ne vai. Io appartengo al secondo gruppo, lo sai già.

Il fatto è che ha un’esperienza molto densa, dalle sue energie personali innanzitutto e di Dio, conquistata anche col suo ateismo da bambino[1]. Ma soprattutto ha esperienza di oltre cinquant’anni, otto ore al giorno con persone e persone che, facendo una stima, sono circa centomila ore di incontri personali… hai idea di quante migliaia di persone abbiano parlato in profondità con lui che le ha accompagnate nel tempo? Cosa può esprimere da una simile full immersion? C’è una densità di Dio, della sua Creazione, e un’esperienza sulla vita di migliaia e migliaia di persone che fa impallidire. Qui vengo al P. Angelo “statistico”… Immagina di avere uno “scatter”, cioè dei punti sparsi in un grafico, una nuvola di punti, che osservandola così com’è non fornisce alcuna informazione. Pensa ai contagi per corona Virus rappresentati in un grafico. Uno statistico cerca di sintetizzare questa realtà, collega i dati per trarre utili informazioni su quell’aggregato di punti ed intervenire. La realtà dietro a quei numeri non la vedi ad occhi nudi, ma la vedi solo con occhi esperti. Devi avere occhi e spirito per vedere e orecchie per ascoltare, “pneumo-statistica”. Prova a leggere su La Famiglia non si inganna cosa dice P. Angelo sul perché delle separazioni in costante aumento in Italia (che non ha nulla a che fare con la possibilità di farlo più facilmente), poi mi dirai se non leggi la densità di esperienza e l’occhio statistico a sostegno del suo spirito… Pensa anche allo “scatter” delle mie energie personali e la luce che ha permesso di rimetterle a posto cogliendo cosa c’era dietro. Pensa ai vari Caesar, Angelous, Patrick, ai molti altri di cui hai letto, a tutti i bambini che sono stati salvati e agli oltre due milioni di persone che oggi sono collegati nella realtà di Mondo Solidale. Erano numeri, goccioline di quella nebbia o nuvola di punti. La risposta alla confusione c’è, anche se non può essere vista da occhi comuni. La stai vedendo anche tu. È stata preparata da Dio nei decenni, è piena di Amore, genera Amore e si nutre di Amore. Ecco perché i suoi libri non hanno le alette, le bandelle con le spiegazioni dei contenuti, ma hanno le ali. Sono angeli di luce, portatori di un messaggio di vita di Dio oggi.

Libri con le ali

Sull’altura verde lago s’erge
maestosa roccia che in silenzio vide
risposta a chi in error corrente immerge.
Dall’Alto preparata per secoli
parola scritta s’irradia al mondo da un bambino
montanaro d’anima sprezzante di pericoli.
I libri che lui scrive hanno le ali
vola lo spirito sull’inchiostro
per sbloccar incastri primordiali.
Le sue novità son letter d’alfabeto
contro ignoranza di vita formano
nuove parole per chi cerca completo.
Artista d’Amor coi libri par dipinger quadri
pratico spinge dove il corpo soffre senza spirito
e salva bambini con dignità di padri e madri.

11 ottobre 2015

In attesa di Approfondire la storia di P. Angelo sui Dieci punti di Sviluppo di Vita e Missione[1], già ora puoi toglierti qualche curiosità – e sorridere allo stesso tempo – leggendo qui di seguito.

Con qualche gioco di parole e riferimenti a persone coinvolte nel Mondo Solidale, ho salutato così, pubblicamente, l’ottantesimo e compleanno di P. Angelo rischiando di non essere compreso. Rischiando, mi sono accorto di qualcos’altro che c’era in me nascosto e sono andato avanti a manifestarlo. Questo libro in qualche modo nasce da qui. Ti auguro di rischiare sempre. E di scoprirti. Anche nel senso di non coprire più nulla.

Ottantagioia. Data la mia incompletezza. di seguito trovi i miei auguri solo dal punto di vista storico ed antropologico, rimandando al prossimo libro il punto di vista scientifico e scritturale.

“C’era una volta tanto tempo fa, diciamo…prima che il mondo fosse, un Angelo che immerso nell’amore di Dio per… Trento giorni, è così ben nutrito che non vede l’ora di nascere per esprimersi ed amare il mondo. Tanto scalpita che nasce cinque minuti prima del tempo (“meglio cinque minuti prima che in ritardo”, dirà spesso da quel momento in poi) e resta bambino per almeno ottanta anni. Molto conosciuto fin dal grembo della madre per aver preso subito posizione… fetale, non si scompone quando di fronte alle Nagotività del fascismo i genitori preferiscono tagliare la legna piuttosto che adattarsi. Anzi ne approfitta per esercitarsi con le “legnate”, facendo il giustiziere. Non studia mai di giorno, perché ha già molta luce su di sé e sugli altri che gli basta per la sera… Così quando i genitori preoccupati lo cercano, anziché trovarlo al Tempio coi sacerdoti, lo trovano sul lago con la barca a sperimentare che il vento, come lo Spirito, soffia come vuole quando vuole e dove vuole. Appassionatosi della montagna si arrampica ovunque, tranne che sugli specchi volendo sempre andare fino in fondo ma non fare sci di fondo; si diverte allora con gli sci sulle piste nere data la loro indi-pendenza. Ride sempre, anche se la mamma non fa gli gnocchi, ma i canederli, e proprio per una risata si fa prete. Non ride molto, però, quando va in Argentina in missione e si ritrova a curare l’anima…ad un flipper. Rischia di esplodere come un vulcano allora, per mantenere il suo Fuoco in Dio, se ne va nella Terra del Fuoco. Ha sempre le idee meno vaghe (specie tra i Ninos Vagos) sulla sua vocazione, ma va troppo veloce nel seguire il piano di Dio. Così tra le sofferenze nella favela gli sviene un’idea: avendo allevato conigli in gioventù per la sua sussistenza, perché non allevare buoi e giovenche per farli diventare tori e femmine? Allora torna in Italia dove c’era più bisogno (anche prima di Berlusconi), ma è un periodo di tensione e lui la scarica ai Mercati Generali. Per gli schiaffi di un laico che incontra sul tram, in una settimana è pieno… non di lividi ma di persone che aiuta a ritrovare la libertà. Per mantenere questa sua libertà, per anni è costretto ad essere come Abramo e pone le basi per diventare padre di una moltitudine di genti, molto prima degli 80 anni… A proposito negli anni 80, mentre aiuta le persone in Italia, ispirato dal coro alpino “Quel Mazzòldin di fiori” fiorisce il suo impegno in Africa con suo zio vescovo Sisto Mazzoldi per i bambini moribondi; ma la nave di aiuti con i container affonda tra le assistenze, le strutture e le mancanze di amore. È costretto così a trovare una strada nuova e coerente, ma sembra che cada nella contraddizione: anche se, da esperto dell’inconscio sa già che non è la volontà che conta ma è lo spirito, fonda il Volontàriato per lo Sviluppo di Vita e Missione. Altra contraddizione, per avvicinare le persone alla vita ricorre all’adozione a… distanza. Con otto ore al giorno di incontri profondi con persone, con l’aiuto del “Conscio dell’Inconscio” (Dio), diventa conscio dell’inconscio e vede che per le ferite di non amore non bastano pochi punti di sutura, ma almeno Dieci punti di Sviluppo di Vita e Missione, oltre ad Uscire da ogni inganno, La famiglia non si inganna, La vita non si inganna etc. etc. Oggi, grazie a Dio e alla lunga e fruttuosa vita di questo Angelo dai tanti figli (ecco perché si chiama Padre Angelo) ci sono trasformazioni in tutto il mondo, attestato di continua benedizione nella sua vita, intensa, gioiosa, sviluppata. Avvengono cose strane: in Africa la gente non è più indiavolata dagli stregoni e cambia da così a così, cantano mentre leggono i suoi libri, ballano mentre scrivono e rispettano i donatori, restano incinti mentre fanno finalmente da mangiare per i loro figli, dando a Caesar ciò che è di Caesar e alla comunità ciò che è della comunità; in India i proprietari terrieri colti in casta-gna sul loro potere, perdono il loro potere sulla gente che ha ritrovato la gioia, Bala e canta, tornando come è nata, anzi Manju Nata; in Sud America si respira finalmente un’aria buona (Buenos Aires…), in Colombia gli Indios sulle Ande parlano lingue nuove, tipo il RuANDEse… e nelle favelas del Brasile si danno una Man-aus per la sussistenza e si amano, del resto sono in Amazzonia. Si superano tutte le divisioni con la moltiplicazione… perpetua dei pani. In Italia Berlusconi non c’è più… scherzo ovviamente, ancora non ce lo meritiamo… per questo P. Angelo per amore degli italiani le mena di santa… Regione ai volontari di Italia Solidale, causando ancora qualche contraddizione perché lui vuole più Spirito che è nell’inconscio e loro rispondono con più regionamenti… Tutto questo è una meraviglia di Dio voluta grandemente dalla Vergine, con la pazienza della gradualità immediata. Ma lo sviluppo non è avvenuto in un attimo, è stato tutto un processo… ecco perché oggi ci sono tanti testimoni! Auguri di poter vedere sempre più frutti di amore e testimonianza attorno a te. Lode a Dio per la tua vita in Lui, che il Suo amore continui farti inondare di amore il Mondo, non più da solo ma Solidale! Nago 11 ottobre 2011.”

Altri aspetti del sacerdozio e la persona stella e non satellite di P. Angelo, emergono da questo augurio che ho scritto in occasione del sessantesimo anniversario di sacerdozio. Il riferimento evidente è ad uno dei suoi libri “Il sesso non si inganna”, il resto è da scoprire.

Il sessanta non si inganna. Descrivere un Sacerdozio Unico come il tuo P. Angelo è un gioco da ragazzi o meglio un gioco di Parola, di Dio tutta vissuta. A dire il vero una persona così, trovarla, è come cercar Nago nel pagliaio… ma il fatto è che poi con tutto il fuoco che ha messo Dio in lui, si rischia che si incendi tutto il pagliaio. Ma fortunatamente il fuoco, che da lì è cominciato, non è stato affatto un fuoco di paglia, ma precoce e duraturo. Basti pensare che 87 anni fa si dice già che il giovane Angelo Benolli da Nago, per non esser polpetta mette già da giovane molta carne al fuoco, cucinando per i partigiani in montagna. Accetta d’esser baciato dal sole sul lago mentre va in barca, ma non dalla ragazzina che per il caldo si scollaccia; Fra Cristoforo e Cristo sceglie Cristo, incontra il suo Rovereto ardente e si converte. Ma non vuole farsi prete e, solo al pensiero, ride di gusto. Sempre, ieri come oggi. È infatti la risata d’un prete lo convince d’essere prete ma non vuol esser prete infatti diventa prete… Sempre per nutrire di Cristo, va tra gli affamati in Argentina e passa dalla barchetta alla baracchetta. Tra i bambini sulle Ande, sente di Andare nel profondo per risolvere i nodi che arrivano al pettine, essendosi rifiutato presto di pettinar le bambole davanti al flipper. Entrando in contatto con la gente, già dal suo rancho coglie la necessità di parlare lingue nuove anche in Italia, così nuove che fonda una cosa dal nome troppo strano, il Vosvim. Suona così nuovo ciò che vuol fare Dio con lui, che non è ben accolto da chi stonato, lo mette all’ indice, ma Dio in consultorio gli indica di uscire dalla sua terra ed andare. Come Abramo va e scarica… Isacchi. Ed il Signore gli fa trovare una pecora smarrita nel tram tram quotidiano che gli dà una mano, anzi, uno schiaffo da parte di Dio… La folla che fa la fila gli fornisce il filo, che Dio tesse per guidarlo verso una nuova strada e portare a Dio persone perse, che Lui vuole incontrare e nutrire di Cristo. Fa mille scoperte, dalla a alla zeta, cambiando l’inconscio di Freud… nonostante sia morto da cent’anni – enigma che conferma che la morte non esiste. Esiste la non vita ed infatti dedica tutta la sua missione antropologica, scientifica, missionaria, storica a risolvere il rebus del perché tanti non vivono anche se vogliono. Altro rebus che risolve con Dio e molta Luce, Fede e Carità è il rebus del perché tanti bambini muoiono. Ma non riesce neanche a concepire il fatto che il mondo accetti tale sofferenza come se niente fosse, infatti dal concepimento trova le risposte; anche perché essendo trentino facilmente riesce a vedere che è al trentinesimo giorno che cominciano i guai. Insomma, una ricchezza di esperienza messa a servizio di chi è smarrito. Ma mentre cerca di fuggire come Giona, più vuole andare a scrivere, più il Signore lo porta in Africa, Sudamerica e India… Avendo tanti doni, ma non l’ubiquità, si circonda di persone che lui indirizza in modo non direttivo ad andare nella direzione del piano di Dio, non tanto piano piano. E Dio suona nuove note, canzoni, poesie e varia creatività, stimolata dalla creazione, ritrovata da bambini che non muoiono più e che convertono i genitori, di tante razze e religioni, all’unica fede che è la vita fatta da Dio. Nella grande coerenza a Dio, che ha dimostrato per più di 60 anni, resta la contraddizione di proclamare allo stesso tempo la centralità dell’unicità di ogni persona, ma anche dei gemellaggi! I gemellaggi, nella nuova modalità missionaria, sono l’asso nella manica… o nel polsino visto che ci sono gemelli e perché ti portano a fare i polsi e ritrovare libertà e sussistenza. Anche perché il fatto non sussiste, e ognuno dovrebbe essere assolto da Dio, che sa bene da Gesù che “non sanno ciò che fanno”. Ma oggi con questo sacerdote si può sapere perché non sanno e si può perdonare perché si perdono. Infatti “se sai soltanto, non sei” dice spesso. Se sei e sai in Dio, allora sei e sai. Ecco allora la centralità della sessailitá nell’Amore, per essere veri maschi o vere femmine. Si capisce che, dopo uscire da ogni inganno, la vita non si inganna, la famiglia non si inganna, il sesso non si inganna, un sacerdozio così sessuato si possa ben descrivere nel libro: Il sessanta non si inganna. Intanto gli auguriamo di proseguire il suo cammino unico, di continuare ad essere e a far essere su alti livelli dello Spirito Santo, vicino a tutti i poveri, che per lo spirito lasciano le cose. Soprattutto l’augurio di sciare sempre come un bambino. Preghiamo il Padre in modo nuovo come dice la traduzione originale trentina, di non la-sciarci entrare nella tentazione di stare senza la Madonna di Campiglio e di non salire all’Altissimo senza essere nel Padre. Ora che cono-sciamo la via per rendere il mondo un Campo Felice, più che un Campo Santo, ora che abbiamo superato l’aridità dell’anima, sentiamo l’eredità del tuo sacerdozio e continuiamo ad impegnarci per essere fiori e dare frutti come nuovi giardini dell’Eden. 14 marzo 2019 Ho detto più volte come grazie a P. Angelo io abbia potuto cogliere l’unità tra la parola di Dio fuori e quella dentro, che è l’io potenziale, cioè le forze della vita in ognuno. Essendo affascinato da sempre dai giochi di parole, mi colpiscono anche i gioghi che bloccano l’espressione della Parola di Dio dentro, gioghi che si sono spezzati nell’esperienza di vita che ti sto raccontando. Gioghi di parola spezzati. Oggi la Parola di Dio nella persona incespica per via del passato che è presente e si ritrova schiava, vittima di un giogo…di Parola: la persona non si esprime e anche se è bloccata nella ripetizione, mancavano scioglilingua nuova e punti (e virgole) di riferimento, perché il filo non si perdesse più e la persona si ritrovasse. Per questo ed altro P. Angelo 58 anni fa, si fa Sacerdote, si sposa con Dio (ma senza dote) e trova nuove ricette per nutrirci di Cristo e spezzare il giogo facendo sul serio, mentre il sorriso sulle sue labbra annuncia senza tregua tempi duri per il diavolo, fissato negli occhi per vederlo e risolvere interrogativi secolari; ma anche spirituali che l’uomo (e la donna ) affrontano da sempre ieri oggi e domani… che non è un altro giorno, ma è registrato nel presente, anche in chi è assente e non ha occhi per vedere, ma solo cuore che duole. Da vero maschio, va sempre diretto in modo non direttivo, sì sì no no, il resto non resta se non lasci nulla di incompleto e vai fino in fondo. L’inconscio, alla luce vera ha un bel colore, ma nel mondo mancava il calore che serviva ad ogni bambino. Col suo bastone ed il vincastro che danno sicurezza, P. Angelo pastore canta e picchia sodo sulle sinapsi addormentate e toglie i cuscini a chi vuol riposare per morire, come invece vuole il diavolo che non perde occasioni per ostacolare. Con… tento ma solo con Dio grida a squarciagola, senza riguardo e non si stanca mai di amare: non basta ciò che ottiene, ma anche non bast… ona chi coerente va fino in fondo e degnamente prende la sua croce con Cristo, con Luce fede carità vince i contrasti, risorge e fa risorgere. Il suo sacerdozio è lungo e ricco di frutti e fiori giardini profumati: per essere veri come in cielo così in territori fioriti. Lode a Dio e infinite preghiere per te, senza parole, ma con molta vita ricevuta vissuta e testimoniata. 14 marzo 2017

Infine, ti lascio qui questa mia canzone: un ringraziamento per esser stato aiutato a ritrovare l’unicità della mia persona, creata da Dio, il mio essere stella e non dipendente pianeta, unico ed irripetibile. Come me, milioni di persone si stanno salvando dalla morte da ripetizione. Il riferimento al binario non è casuale, se ti ricordi ciò che ho scritto nel primo capitolo.

Invito a cantarla, soprattutto se si è perso l’esperienza di questa originalità. Per la musica, scritta in collaborazione ancora una volta col “maestro” Stefano Russo, immagina sempre un ritmo rock blues tipo: Tata tatata ta tatata, tata tata tatataaa… (diverso dai precedenti, no?)

ORIGINALE

Lungo binario è la tua vita
ti sta stretto e lo sai
il mondo dice che sei altro
ma tu cerchi dove stai.
Ti senti strane storie addosso
esplode rabbia che non sai
a te non torna proprio il conto
e ti accorgi che non canti mai.
Cerchi amor ma trovi amaro
è forse questa la tua umanità?
Non ripetere non copiare
sei un unico esemplare
non ripetere non copiare
sei creato originale…
La vita è dritta mai binario
se va storta c’è il perché
lascia scorrere il tuo flusso
rompi gli argini per nuove vie.
Di Luce brilli ogni momento
coraggio corri insieme a Lui
lascia stare la tua testa
scopri la bellezza intorno a te.
Non mollare scava dentro
scopri l’Amore che rende nuovo
La potenza tua segreta
spezza il cerchio come cerchi tu
Non ripetere non copiare
sei un unico esemplare
non ripetere non copiare
sei creato originale.

14 marzo 2018

[1] Leggi i Dieci punti di sviluppo di vita e missione saperne di più, o vieni ad ascoltare a S. Maria del Pianto i suoi approfondimenti, ne parla spesso

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