Non amo le parole anche se mi piace giocarci. Per questo credo che mi vengano fuori dei versi, come oggi in questa Festa del Lavoro in cui si sono sentite, come al solito, molte parole.
Mentre ripescavo due pagine del libro, ho notato che la parola lavoro è ripetuta ben 47 volte … e dire che non amo ripetermi!! E’ evidente che il lavoro è un tema caldo oggi, non solo per me. Allora anche oggi 1 maggio, visto che in quelle pagine si parla di molte storie sul tema finite molto bene, consiglio di dare un’occhiata e di impegnarsi con gli strumenti efficaci descritti.
Un precariato di vita molto diffuso, a cui appartenevo e che negli anni ho visto grazie a Dio ridursi ampiamente e che vorrei scomparisse definitivamente grazie all’impegno ad amare, a vivere e far vivere.
Precariato
Equilibrio, stato d’animo, lavoro,
Rapporti, ambiente, pace
Economia, tetto, futuro tutti in coro.
Tante parole s’abbinan bene
Al precario quieto vivere
Che ogni giorno passa nelle nostre vene.
Siam adusi se ben vedi
A non sentir sicuro
Il terreno sotto i piedi.
Ci attacchiamo a sicurezze
Che di schiavitù riportan l’ eco
Difficile ritrovar le antiche Altezze.
Eppur se festa ha un senso
Cercar strade di soddisfazione
È d obbligo più di come penso.
Per non essere precario e contratto
allunga il muscolo cardiaco
Ama 8 ore al giorno e non sei matto.