Sicuro che sia inevitabile?

“Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!” Gv 11,46

Leggendo il Vangelo di questi giorni che portano alla Pasqua, sembra che Caifa, sommo sacerdote e uomo di potere, abbia prestato la voce ai dibattiti di oggi. E che Gesù abbia prestato il dorso le mani e tutto sè stesso, per non lasciare sole le vittime di ogni violenza, specie bambini. Oggi come ieri.

Ogni volta che leggo questo passo vedo quanto sia attuale e frequente anche nella nostra vita entrare in compromessi ed essere causa, diretta o indiretta, di violenza. Oggi prego con ancora più forza per chi soffre in croce su tutti i fronti violenti, ma prego e mi impegno insieme a molte persone per lo smarrimento che si vive oggi.

Penso ai nostri dibattiti in queste ore, per esempio. Nei talk show, nei tg o al bar. Ci fai caso che tenore hanno i discorsi? Non ti suona cacofonico ad esempio sentire cose tipo: “Si ok i bambini, ma non la si può dare vinta a questo o a quello…la guerra non si può fermare ora, se no la diamo vinta a…” La storia non è nuova purtroppo. Di Real politik sono pieni i cimiteri e le fosse comuni, non solo giornali e i nostri discorsi.

 

Penso a campione a molti discorsi recenti, agli stessi discorsi che hanno portato bambini greci a patire la fame non troppo tempo fa, col bombardamento di rigide regole lontane dal rispetto della vita e dignità umana. In ossequio ad un interesse “superiore” (Unione europea, Whatever it takes, etc).

Penso ai bambini finiti in mare dai barconi mentre cercano di scavalcare le sponde alte della culla della democrazia.

Penso ai profughi assetati respinti dagli idranti Europei al confine polacco che oggi si difende dall’avanzare della “barbarie”. Ai profughi usati come merce di scambio da governanti. Etc etc … e siamo ancora all’oggi…

Penso ai 16 mila bambini che muoiono ogni giorno per il ritmo innaturale con cui cresce la fame dello spirito nel nostro mondo, ricco e opulento, che cresce a colpi di esportazione di democrazie e accaparramento di benessere e ricchezze altrui.

Penso ai tanti “Si è vero, muoiono , però..” Però cosa? Hai un figlio? Pensa se qualcuno dicesse questo di tuo figlio…E se qualcuno ti dicesse che vuole salvarlo tuo figlio? Se avessi tuo figlio in pericolo, lo ascolteresti o ti gireresti ancora dall’altra parte, cambiando canale?

 

Non è colpa del governo ladro se piove, no. Magari ha qualche responsabilità, ma sono io che faccio piovere ogni giorno nella mia anima. Sono malattie dell’anima con cui conviviamo, discorsi inconsci che ci facciamo tra noi ogni giorno o di cui siamo costretti a prendere atto nel quotidiano. Anche dentro casa. Compromessi interiori per “interessi” superiori che generano sempre ingiustizie e violenze.

 

E’ bene (o inevitabile) che qualche bambino muoia”, è il “danno collaterale”, il costo del (nostro) progresso, (nostro) benessere. Sicuro che sia inevitabile?

 

Leggi un estratto del mio libro su “I muri dell’anima” (pagina 140) a proposito di questo benessere che cerchiamo disperatamente di difendere… e troverai spunti di luce anche per la geopolitica di oggi che ci sta travolgendo. Se vuoi leggi i libri di P. Angelo Benolli, ancora meglio.

Prenditi del tempo, non fermarti ai post sui social. Relazionati parla, incontra, ama. Poi vedrai qualcosa coi tuoi occhi.

 

Questa settimana è speciale. Un uomo solo sacrificato per non rovinare la nazione intera diventa la Salvezza del mondo intero… Almeno per chi è disponibile a vedere.

Non credo ai complotti, credo più alla malattia generalizzata dello spirito, il cui combinato disposto genera mostri. Come i dibattiti su chi ha ragione o torto, senza un briciolo d’amore per chi soffre davvero e comunque.

Sono stato aiutato a vedere. Se questa frase di P.Angelo “In ogni bambino che soffre vedo Cristo crocifisso, ma in ogni bambino salvato vedo Cristo risorto” mi ha lacerato, è perchè non vedevo proprio nulla. Salvando un bambino, mi si sono aperti gli occhi. Dopo, non prima. C’è voluto tempo ma l’amore ha “risolto una moltitudine di mali”– come dice la Scrittura.

Dopo aver visto bambini morire e molti altri riprendere vita, credo alla resurrezione ed il volto di un bambino che potrebbe essere salvato non è più lo stesso per me.

 

A Pasqua oltre alla pastiera alla colomba o all’uovo c’è anche la possibilità di avviare la propria resurrezione, cioè la sconfitta del male. Sounds good? Se non ho potuto trovarla prima, che almeno mi risuoni dentro che la via ci sarebbe. E non è solo per chi ci crede, piuttosto è per chi si impegna a rompere il circolo vizioso della ripetizione del passato.

Quel Gesù sacrificato dalla Real politik dei nostri condizionamenti, è in quei bambini, in tutti i bambini, ucraini come russi. O gli africani, indiani o sudamericani che ho visto nelle missioni di Mondo Solidale.

Salviamoli facendo pace dentro noi, diventando una barriera di cellule sane che bloccano la metastasi della società liquida.

Società malata da tempo, che non piange quasi più davanti alle tragedie, convinta di poterle ignorare cliccando su un telecomando, o urlando contro i nemici, proposti dalle versioni ufficiali o da quelle alternative.

Non voglio cedere al ricatto della Real politik ogni giorno, girandomi dall’altra parte. C’è bisogno di amare, nel mio quotidiano, non in teoria o chiuso in chiesa.

Pasqua mi ricorda che esiste una via di uscita ad ogni male, ma se collaboro con il Creatore dell’Amore. Si esiste la morte, ma ancora di più esiste la vita. Esiste l’amore ma lo devo conquistare.  Amare è possibile. Cerca la strada!

Tu che preferisci? Scegli di vivere anche tu. Buona Pasqua

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