Parafrasando il bellissimo film appena uscito “Il Tempo che ci vuole” – film originale, dolce, profondo e duro allo stesso tempo – definirei il tempo attuale come “il tempo che ci duole”.
Ci fa male sentire parlare ovunque di guerra e continuare a vivere come se niente fosse. Ci fa male non spegnere tutto, non interrompere il disco rotto che continua a girare, che ci illude che viviamo nel benessere mentre si avvicinano le nubi a forma di fungo; o che per un inspiegabile cambiamento climatico le acque del Mediterraneo si trasformano nel Mar Rosso dal sangue che le lambisce.
Libano, Israele, Ucraina, Siria, Colombia, Sudan, Congo, Yemen. Solo nelle ultime 24 ore mi è capitato di leggere qualcosa su questi fronti di guerra. Una selezione dei conflitti in corso nel mondo. E poi qui da noi, tragedie, omicidi, violenze.
Che fare?
Intanto prima di andare avanti sento la necessità di pregare per tutte queste situazioni. Scrivere di queste situazioni richiede purezza e, visto che non ce l’ho, mi affido alla preghiera espressa come vita impegnata ad agire e reagire con Amore. “Quando il gioco si fa duro i duri scendono in campo” dice il famoso detto E qui è evidente che non ce la stiamo cavando bene come essere umani, serve un time out col Grande Coach Dio-Amore per vedere cosa sta andando storto.
Pregare. Appunto non nel senso di recitare le preghiere o le litanie. Entrare nei meriti delle cose mettendo tutte le forze in campo, le umane e le Divine. Luce Fede e Carità, cioè un mix di impegno di amore con la giusta visione e con fede viva. Ho imparato sulla mia pelle quanto sia necessario. L’impegno ad amare vale come preghiera per l’inventore dell’Amore anche quando non ci credo. L’ha detto anche Lui.
Vivo da decenni – come sai dal mio libro o da questo sito o dalle nostre chiacchierate – una esperienza che lo conferma. Ti consiglio di approfondire buttandoti con tutte le scarpe nel mare di amore che argina il mare di odio e morte che ci assedia e che da parole e inerzia si trasforma diventando parte di noi, logorandoci l’anima.
Approfondisci amando però, magari inizia con il collegarti con un bambino e la sua famiglia nel Sud del mondo per essere adottato a distanza da loro. Amare è possibile.
Prima la Vita
Nel film che ti dicevo, ad un certo punto il papà della protagonista che fa il regista dice “Prima la vita poi il Cinema”. Bellissimo! E’ un punto centrale anche per me. Prima la vita poi tutto il resto.
Viviamo in modo capovolto e ci lamentiamo senza accorgerci che la vita è sempre più spesso messa dopo il resto. Si discute se la parola genocidio sia corretta o meno. Ma non si mette al centro la vita, per la quale, appunto, per definizione non dovrebbe morire nessuno. Soprattutto i bambini. Io non so se i barconi debbano avere questa o quella carta in regola. So che la vita prima prevede che i bambini non muoiano e che i miei fratelli non anneghino mentre cercano di scappare da situazioni di sofferenza. O che non siano trattati come schiavi quando trovano lavoro da noi, trattati permanentemente come persone di serie B. So che non è naturale che muoiano oltre 42mila persone per inseguire un’ideologia. Stop.
Su questo non c’è spazio per i ragionamenti. Tutte le regole, norme e comportamenti dovrebbero essere a servizio e favorire la priorità della vita, trarre da essa la ragion d’essere. Ma la risposta a tante tragedie non è nella massa o nella politica, ma nella persona. In me, in te.
Domenica scorsa Gesù diceva : “Chi accoglie un bambino accoglie me”.. e chi non lo accoglie?
Ecco, oggi ancora: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.“ Su questo ti consiglio di rileggere un pezzo a pagina 132 del mio libro.

Il tempo che ci vuole
Scandalizziamo i bambini quando non amiamo, quando non ci impegniamo e piuttosto facciamo i discorsi da farisei. O ci asteniamo. Per “non creare precedenti” rinunciamo alla Verità ed apriamo autostrade di morte e falsità. Ci allineiamo alla massa perdendo la nostra originalità creativa. O non ci rimbocchiamo le maniche davanti al male, il quale se non lo affrontiamo ci entra dentro, come dico anche nel precedente articolo e in molti altri.
Sarà che ho la grazia di aver vissuto anni di impegno missionario e non di politica. Ma sono contento di non volerne proprio sapere del compromesso e del ragionamento. E’ uno dei motivi dei nostri musi lunghi e delle nostre sofferenze dilaganti. Viviamo un tempo che ci duole perché parliamo, parliamo, ragioniamo, pianifichiamo e intanto amiamo sempre di meno (e chattiamo sempre di più anziché avere relazioni vere). Niente discorsi, appunto, ti do non solo indizi poi se vuoi ne parliamo. Prenditi il tempo che ci vuole. Poco direi.
Come leggi dal libro o qui sul sito, davanti a questo inaridimento generale non ho più speranza. Ho infatti la certezza avendo visto ossa inaridite riprendere vita (Ezechiele 37, 1-14). Ho la certezza che in questo baratro universale ci siano semi di rinascita. Uno di questi semi è sbocciato in un percorso che oggi fa parte di me e cerco di trasmetterti “Creactivamente”. Non sarà l’unico ma sicuramente è unico. Parte dall’amare. “Da’ è ti sarà dato” dice Gesù che ho tradotto in Ama che ti passa. Fidati di chi lo vive.
La vita prima di tutto come dice il papà protagonista del film. Che non a caso ama moltissimo i bambini. Io l’ho imparato da P. Angelo Benolli, che non a caso amava tantissimo i bambini. E l’ho sperimentato.
Approfondisci e ama anche tu. Poi ne parliamo e vediamo se ti corrisponde come credo.
Accetti l’invito?
Nel frattempo se vuoi assaporare l’originalità di chi crede che amare è possibile e te lo dice in faccia prova a indossare un pro memoria come la Te-Shirt. Vuoi ricordarti che se ami stai meglio? C’è ama che ti passa.
Vuoi smettere di vivere da ologramma senza che nessuno se ne accorga? Ti incoraggia lasciaunsegno. Vuoi sentire il brivido di sentirti unico e non un robot? Ricorda seioperadarte.

Sei stella. Aspetta questa te a ricorderemo presto (Coming soon). Nel frattempo se vuoi esci dal torpore e prova l’ ebbrezza di essere libero dagli schemi fuori dai binari. E sciogli i nodi (ops, anche questa è coming soon) dei grovigli che ti rallentano la corsa. Vabbè, insomma hai capito bene dai, se vuoi indossalatuanima, si abbina bene con la Te Shirt maglia o felpa.
Insomma se vuoi hai molte opportunità da esplorare. Parliamone se vuoi, prenditi il tempo che ci vuole per mettersi in movimento. Poco.
Marco Casuccio